Mercatini di Natale in Olanda
Intraducibile in italiano, Gezelligheid è una parola che descrive un’atmosfera piacevole, fatta di convivialità, divertimento, buoni sentimenti e gusto estetico. Da quando l’hanno coniata, gli olandesi la perseguono con determinazione, tanto che qui il Natale, festa gezellig per eccellenza, comincia già a metà novembre con l’entrata in scena di Sinterklaas, la loro particolare versione di San Nicola.
La storia ufficiale narra che fu in realtà un vescovo turco, per di più sepolto a Bari. Eppure Sinterklaas, atteso con apprensione dai bambini olandesi, arriva misteriosamente ad Amsterdam dalla Spagna a bordo di una barca il 16 novembre. A fargli compagnia, gli Zwarte Pieten, i mori che hanno il compito di suggerirgli chi si meriti i doni e che lo accompagnano nella tradizionale parata cittadina. Per la festa vera e propria e lo scambio dei doni bisognerà però aspettare ili 5 dicembre, vigilia del giorno di San Nicola.
In Olanda Babbo Natale è considerato poco più di un imitatore. L’hanno accettato solo per prolungare la gezelligheid per tutto dicembre e concedersi una doppia razione di regali. Ma, per vie tortuose, anche costui sarebbe un’invenzione olandese: gli inglesi, dopo avere acquistato la colonia di Neuw Amsterdam nel peggiore affare della storia dell’Olanda, la ribattezzarono New York, appropriandosi pure della tradizione Sinterklaas. Semplicemente, lo fecero arrivare qualche giorno più tardi, e ne addolcirono il nome in …. Santa Claus.
Sia come sia, nel lungo periodo scandito dalle apparizioni di Sinterklaas e del gregario Babbo Natale, Amsterdam non potrebbe essere più gezellig di così: festoni di luminarie si specchiano nei canali e e i mercati – dal Bloemenmarkt sul Singel a quello nel quartiere di Jordaan – si vestono “a tema”. Accanto agli immancabili tulipani, il primo presenta un incredibile campionario di decorazioni floreali natalizie e ha il suo cuore nel Christmas Palace, il più famoso negozio di addobbi per l’albero del pianeta.
Quanto al secondo, espone delizie gastronomiche in versione bio e regali “etici” o vintage.
A vestirsi a festa, con un colossale abete decorato, è anche il Dam, la centralissima piazza, mentre nei pressi le architetture gotico-moresche del Magna Plaza, l’elegante shopping mall nell’edificio che fu sede dell’ufficio centrale delle Poste, si trasformano in uno scenario incantato, creato apposta per ospitare in modo adeguato al suo rango un vescovo turco con residenza spagnola e sepoltura italiana.
In barba a chi li giudica frugali e risparmiatori, gli olandesi prendono d’assolto i negozi che fanno a gara nel proporre idee regalo belle, buone e, soprattutto originali, si tratti di cioccolatini o di oggetti di quel design funzionale che è una delle glorie locali: da non mancare il Droog Store sulla Stallstraat, pirotecnica vetrina di un gruppo di giovani creativi di fama mondiale.
Tuttavia, non solo di consumismo è fatta l’atmosfera festiva di Amsterdam, dove – grazie a un’immensa pista di pattinaggio su ghiaccio – diventa gezellig persino la Museumplein, la spianata sulla quale si affacciano il Van Goch Museum e il Rijksmuseum. In vista del Natale entrambi regalano aperture serali e mostre d’eccezione: il primo festeggia i 125 anni dell’Associazione Rembrandt esponendo altrettanti tesori della pittura di tutti i tempi mentre, in attesa della riapertura di tutte le sue gallerie nel 2009, il Rijksmuseum ha deciso di abbinare ai capolavori dei maestri fiamminghi del Secolo d’Oro un’opera del britannico Damine Hirst, l’artista più irriverente della scena contemporanea. Intitolata For the Love of God, è un teschio ricoperto di diamanti che, sebbene piuttosto inquietante, concilia con il clima di generosità natalizia, ricordando c he “un diamante è per sempre”.
Qualcuno potrebbe raccogliere il suggerimento e sfruttare la vacanza ad Amsterdam per comprare il più desiderato dei regali.