In vacanza a Suvereto: territorio, attrazioni, dove soggiornare


A breve distanza dalla città etrusca di Populonia sorge il borgo di Suvereto, le cui origini risalgono addirittura al periodo medievale, come raccontano le mura che ancora oggi lo circondano. Ci troviamo nel bel mezzo della Val di Cornia, nella zona sud-orientale della provincia di Livorno, in una location in cui si apprezza il clima mite. Il paesaggio è contraddistinto dal fiume Cornia, che attraversa la valle, con il borgo che si sviluppa in direzione delle Colline Metallifere. Da qui si può godere di un panorama davvero unico, che spazia dal Golfo di Follonica all’Elba, tra le acque del mar Tirreno.

Dove soggiornare per una vacanza a Suvereto? Una delle migliori strutture a cui ci si possa affidare è senza dubbio Le Corti di Montepitti, Residence Toscana sulla Costa degli Etruschi: un complesso che presenta grandi spazi verdi, che circondano gli appartamenti situati a pochi chilometri di distanza da Baratti. Gli ospiti della struttura possono godere di tutti i comfort necessari per un soggiorno all’insegna del relax, con offerte differenti a seconda del periodo dell’anno. Anche le famiglie con bambini possono vedere soddisfatte le proprie esigenze, grazie agli ambienti outdoor che permettono ai più piccoli di divertirsi in sicurezza.

Il territorio di Suvereto

Le viti, gli olivi secolari e le sughere sono i protagonisti del territorio di Suvereto, che rispecchia i tratti dominanti dell’economia del posto, che si fonda soprattutto sull’allevamento, sulle attività forestali e su quelle agricole. Anche il turismo rappresenta, comunque, una preziosa fonte di introiti, complice la bellezza del paesaggio dei dintorni grazie al suvero, cioè il sughero, che dà il nome al paese e che è riprodotto addirittura nello stemma comunale.

Le attrazioni del paese

Nel corso di una visita al borgo storico di Suvereto si ha l’opportunità di imbattersi in attrazioni e monumenti storici racchiusi in poco spazio. Una passeggiata tra le vie del paese non può che cominciare dal palazzo comunale, che viene considerato uno degli esempi più apprezzabili di architettura civile del periodo medievale di tutta la Maremma livornese. L’edificio è sormontato da una torre antica, che oggi accoglie un grande orologio ma che in passato fungeva da torre campanaria, attraverso la quale veniva collocata l’assemblea degli Anziani e che rappresentava il principale punto di vedetta del paese.

Il palazzo comunale di Suvereto

L’ingresso al palazzo comprende una scalinata ripida e breve al di sopra della quale si sviluppa un loggiato aperto con colonne: è la cosiddetta loggia dei giudici, dalla quale nei secoli passati venivano emanate e rese note le decisioni e le sentenze comunitarie. La struttura odierna del palazzo non è uguale a quella originale del XIII secolo ma è il risultato di diversi rifacimenti; quel che è sicuro è che sorge su un nucleo abitativo più antico, contraddistinto dal predominio del legno.

La Chiesa di San Giusto Vescovo

Un altro dei monumenti in cui ci si può imbattere nel corso di una passeggiata a Suvereto è la Chiesa di San Giusto Vescovo, vale a dire la chiesa parrocchiale. San Giusto fu il vescovo di Volterra, e l’edificio a lui dedicato ha origini decisamente antiche, se è vero che i lavori per la sua costruzione si conclusero addirittura nel lontano 1189. Dentro la chiesa è conservato un fonte battesimale di forma ottagonale realizzato in pietra scalpellata nel 1100, mentre l’organo a canne, opera di Domenico Francesco Mazzoni, è del 1718. Sin dalla facciata esterna, comunque, la chiesa stupisce per la sua bellezza, con il portale romanico e l’architrave decorato con una figura dalla cui bocca fuoriesce un tralcio di vite.

La Chiesa di San Michele Arcangelo

Merita di essere menzionata, infine, la Chiesa di San Michele Arcangelo, che attualmente ospita il Museo di arte sacra. Restaurata nel 1999 dopo la costruzione originale del 1881, custodisce oggi diverse opere d’arte locali, fra cui dipinti del Seicento e del Settecento che in passato erano distribuiti fra le diverse chiese della comunità. Da vedere, fra l’altro, due magnifiche statue in legno che rappresentano la Madonna e l’Angelo Annunciante: risalgono al Quattrocento e si pensa siano opera di Lorenzo di Pietro, artista noto con il soprannome di Vecchietta.

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