Famagosta, tra storia e mare


Famagosta, la principale città della Cipro turca, sorge su un insediamento di origini molto antiche e vanta un bel centro storico cinto da mura veneziane intatte, che ne fanno la meta ideale per chi ama il mare e le atmosfere d’altri tempi.

Nelle rovine sparse all’interno della cinta muraria, si leggono i segni di un passato che vide Famagosta protagonista della storia cipriota per almeno quattro secoli.

La cortina, alta quindici metri e larga otto, era munita di postazioni tondeggianti per cannoni e rinforzata da quattordici torri e bastioni.

A completare l’imponente sistema difensivo, c’era la cittadella, detta “torre di Otello”, il cui nucleo originario, venne eretto dai Lusignano, signori dell’isola per quattro secoli. Fu rafforzato dalla Serenissima, nel 1492, perché resistesse agli attacchi delle “nuove” armi da fuoco. Le tracce del fossato e alcuni elementi decorativi, tra colonne e statue, testimoniano l’antichità di questo luogo.

Ciò che lo rende unico però, è la vista spettacolare che si gode dalla sua sommità.

Nel cuore antico della città, risulta evidente l’impronta lasciata dai turchi. Questa dominazione infatti, ha riconvertito gli edifici esistenti.

La chiesa gotica Lala Mustafa Pasa camii infatti, nacque come cattedrale di San Nicola, e all’indomani della conquista da parte degli Ottomani, venne dotata di minareto e mihrab.

Gotica, è anche la chiesa dedicata a San Giorgio, costruita come cattedrale greca, in opposizione alla cattedrale latina di San Nicola.

Le Ikiz Kiliseler, sono le due chiese, cosiddette gemelle, fondate nel XIV secolo e appartenute una all’ordine dei Cavalieri templari, e l’altra a quello dei Cavalieri Ospitalieri.

Nonostante la continua minaccia di un attacco da parte dei Turchi, i Veneziani, costruirono sull’area della residenza dei Lusignano, il palazzo del Provveditore, utilizzato poi come prigione turca. Qui fu rinchiuso il poeta Namik kemal, per aver criticato il sultano in una sua opera. La cella in cui fu tenuto prigioniero, è oggi un museo.

Di fronte, sorge la trecentesca chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la Sinan Pasa camii, anch’essa di origini cristiane.

Venezia e Impero Ottomano, convivono perfino nel bastione dell’Arsenale. Qui, è sepolto l’eroe ottomano che sacrificò la propria vita lanciandosi a cavallo contro le mura e aprendo la via per l’attacco alla conquista dell’abitato. È dedicato a lui, il museo accanto al mausoleo.

Fuori dalla cinta muraria, c’è l’Ikon müzesi, ospitato nella chiesa ortodossa di San Giovanni, dove si ammira una vasta collezione di icone del XVI-XVIII secolo.

Nove chilometri a nord di Famagosta, si trova uno dei siti archeologici più importanti di Cipro, l’antica Salamina. Qui si ammirano i resti della città romana, con le terme, il teatro, il ginnasio, una villa, la basilica del IV secolo con un bel mosaico pavimentale, e una basilica paleocristiana, la più antica dell’isola, eretta nel IV-V secolo.

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.