Due passi in riviera per scoprire Lerici


Lerici è un gioiello nel golfo dei Poeti, una piccola cittadina ligure ai confini delle famose Cinque Terre, non distante da La Spezia e dal confine con la Toscana. Paesino di pescatori prima e meta turistica ora, ha avuto uno sviluppo notevole negli anni, anche grazie a interventi orientati all’accoglienza dei visitatori che rendono ogni soggiorno una vera immersione nella magia.

Sovrastato dal Castello di Lerici, raggiungibile con una scalinata molto ripida che conduce alla piazza d’arme oppure una passeggiata che conduce nel borgo antico oppure, per i più comodi, un ascensore a pagamento che dal basamento della roccaforte, fronte al porto, e che vi lascerà alla piazza d’armi. L’altra via, ossia la salita fronte mare pò non essere agibile in caso di frane, purtroppo abbastanza frequenti in quella zona in occasione del cattivo tempo invernale.

Il Castello è stato costruito dai Pisani per difendere il Golfo dagli avversari genovesi usando Lerici come punto di approdo per le invasioni al territorio genoano. Diventò roccaforte della Repubblica di Genova cinquant’anni più tardi nella battaglia del Tino che vide contrapposti le forze armate pisane a quelle genoane, che ebbero la meglio. Da quel punto il porto divenne snodo mercantile per arrivare al territorio toscano. Nelle giornate terse dal Castello si può vedere: Palmaria, Tino, Tinello e se particolarmente limpido la punta estrema della Corsica.

Lerici moderna si sviluppa in primis sul lungo mare, una passeggiata che la collega San Terenzio, con due stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort, quali il Lido e la Venere Azzurra e ristoranti in cui è possibile mangiare osservando il golfo. In particolare la cena al tramonto sul lungo mare vale anche un pò di attesa. Nel dubbio potete prenotare, per esempio all’“Entragià” o accontentarvi di un gelato in uno dei chioschi. All’interno un dedalo di stradine, ripide e scoscese fanno poi incontrare un’architettura ligure fatta di caruggi e di archi che svelano piccoli cortiletti raccolti e caratteristici. Se capitate lì non potete perdervi una cena a “Il Frantoio” oppure meno impegnativo uno spuntino a “Il veliero” o una pizza al taglio da “Bontà Nascoste”.

Nota particolare: le auto non possono entrare a Lerici se non di residenti e comunque con permessi speciali o in particolari orari, ma il Comune ha messo a disposizione un parcheggio e una navetta compresa per godersi il paesino senza impazzire nell’impossibile ricerca di parcheggio.

Volete portarvi a casa un pò di Lerici? Provate a cucinare le “Frittatine di gianchetti” ossia di bianchetti che non sono difficili da fare e portano un pò di mare a tavola.

Frittele di Gianchetti (ovvero bianchetti)
Cominciate pulendo bene i bianchetti e tritandoli con prezzemolo fresco, maggiorana e aglio; completate con formaggio, mollica strizzata, uova, sale e pepe.
Ungete una pirofila, e spolveratela con pangrattato. Versate il composto nella pirofila poi cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 30minuti.
Potete servirla a temperatura ambiente, tagliata a spicchi o cubetti.

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