Yosemite: una splendidia zona di natura intatta


Una delle più alte e intatte pareti di roccia dei mondo, El Capitán (“Il Capo”), domina le dolci, boscose sponde dei fiume Merced nella valle di Yosemite. Si innalza ripida per 900 m vicino all’ingresso della valle, ed è una delle molte bellezze incomparabili dei luoghi. Le cascate di Yosemite, al sesto posto per altezza, precipitano per 739 m, in tre giganteschi balzi, da un vicino promontorio roccioso. All’altra estremità della valle, sorge il masso granitico di Half Dome (“Mezza Cupola”), chiamato così perché ha la parte posteriore arrotondata e una parete verticale di roccia, alta 670 m, che fronteggia la valle.

Parecchie delle più alte cascate dell’America del Nord si trovano entro il Parco Nazionale di Yosemite, un’area poco più grande dei Lussemburgo situata nel cuore della catena montuosa californiana della Sierra Nevada.

I fiumi rombano fra massi giganteschi e prati alberati e coperti di fiori si estendono sotto le imponenti pareti di granito del parco, mentre i picchi incappucciati di neve delle High Sierras scintillano sullo sfondo. Di tutto questo imponente scenario, la parte più suggestiva è la valle di Yosemite.

Yosemite deriva da una parola indigeno-americana per indicare l’orso grizzly, il totem tribale della gente che viveva qui. Fino al 1851, la tribù ebbe lo Yosemite per sé. Poi uno squadrone di cavalleria, i Volontari della California del battaglione Mariposa, inseguì una banda di guerrieri pellirosse nella valle, e così poté vedere le sue pittoresche meraviglie, come le Bridalveil Falls (Tascate dei Velo di Sposa”) che precipitano per 190 m e poi rimangono sospese nell’aria come un velo di nebbia. I soldati furono colpiti dalla magnificenza della valle. I loro racconti sulla sua bellezza aprirono la regione ai turisti e, alla fine, portarono alla costituzione di un parco nazionale.

Ciò avvenne nel 1890, soprattutto per la pressione esercitata da John Muir, un naturalista scozzese, che si adoperò instancabilmente per la sua conservazione. Egli scrisse: “Nessun tempio costruito dall’uomo può paragonarsi a Yosemite. Ogni roccia entro i suoi confini sembra risplendere di vita come se in questo regno tra le montagne la Natura avesse raccolto i suoi più preziosi tesori.”

Circa 10 milioni di anni fa, Yosemite era una regione di basse colline, ma poi i movimenti della Terra le fecero innalzare e i fiumi scavarono più profondamente il loro corso nelle valli. Molte delle cupole di granito bianche o azzurro-grigie sono i nuclei rimasti dopo che le rocce che li ricoprivano si espansero e si spezzarono, quando l’erosione delle rocce più superficiali alleggerì la pressione esercitata su di esse.

Circa 3 milioni di anni fa iniziò il periodo glaciale. Ghiacciai che si spostavano lentamente strapparono le pareti rocciose e scavarono ancor più profondamente le valli. Quando, infine, il ghiaccio si sciolse, circa 10000 anni fa, un lago riempì la profonda valle di Yosemite.

Lentamente il lago si riempì di sedimenti, finché divenne il fondo di una fertile vallata. Il Grand Canyon dei Tuolumne, che si trova nella parte settentrionale della valle di Yosemite, attraversa anch’esso il parco da est a ovest e fu formato nello stesso modo.

Fra le oltre 1000 specie di fiori selvatici, ci sono i papaveri californiani, che in primavera gettano macchie di colore nelle praterie più basse, e le fragranti azalee occidentali che in estate ravvivano i prati della valle.

In autunno, Yosemite risplende dei rosso e dei giallo delle foglie che cadono. Gli alberi che vi si trovano comprendono le querce rosse americane, i cedri bianchi di California, i pini ponderosi e la regina, la gigantesca sequoia. Sebbene non così alta come l’analogo albero della costa della California, la sua altezza, insieme alla sua circonferenza, le conferiscono maggior imponenza di qualsiasi altro albero. Tutte le sequoie dei parco si trovano soltanto in tre gruppi separati: silenti cattedrali di colonne marrone-giallastre che si innalzano fino a oltre 60 m.

L’orso nero americano è il più grande mammifero di Yosemite, mentre gli orsi grizzly qui non si trovano più. Gli orsi vanno in cerca di cibo soprattutto di notte, sforzandosi di accumulare grasso con una dieta di bulbi, germogli, pesce, miele, noci e bacche in previsione del lungo inverno. I cervi mulo, chiamati così per le loro grandi orecchie, si individuano facilmente per il loro mantello estivo rosso-ruggine mentre pascolano nei boschi e nei prati.

Oggi Yosemite richiama due milioni e mezzo di visitatori all’anno. In estate, il Glacier Point (“Punta dei Ghiacciaio”) offre una stupenda veduta a volo d’uccello della valle di Yosemite, 1000 m più in basso, con le cascate di Yosemíte che si dispiegano in tutta la loro maestosità. E’ un panorama indimenticabile, che appare ancor più magico al tramonto o alla luce argentea della luna.

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