Visitiamo la città di Bari: un immenso patrimonio culturale
Un itinerario turistico è indispensabile quando si vuole visitare una città caratterizzata da molteplici aspetti come Bari. Meta di numerosi turisti ogni anno, anche grazie al modernissimo aeroporto situato praticamente quasi nella città, Bari è una delle città più caratteristiche del mezzogiorno. Ma facciamo il punto della situazione e troviamo prima un modo per raggiungere comodamente in volo la città: puoi farlo prenotando un volo per Bari. Una volta giunto in città possiamo seguire un itinerario turistico che ci porta a scoprire i principali monumenti della città.
Basilica di S.Nicola
E’ la chiesa più nota della città, costruita tra il l’XI e il XII secolo. Dedicata al santo patrono, le cui spoglie sono qui custodite dal’1087, conserva all’interno opere notevoli: l’antichissimo ciborio sull’altare; la sedia episcopale (1105); il cinquecentesco sepolcro di Bona Sforza, duchessa di Bari; La Madonna e Santi di B.Vivarini. Nell’altare della cripta riposa il corpo di S. Nicola, dalle cui ossa miracolose stilla la santa manna, un liquido incolore conservato dai fedeli in piccole bottiglie artisticamente decorate. Un museo situato nei matronei conserva il prezioso tesoro. Di fronte alla facciata è stato ricostruito il Portico dei Pellegrini, risalente al XIII secolo.
Castello
Grandioso edificio a forma di trapezio con quattro torri angolari, ampliato e restaurato da Federico II di Svezia tra il 1233 e il 1240. Nel XVI secolo fu eretta la cintura muraria sui tre lati verso terra. Sul lato verso il mare si aprono finestre bifore e un portale gotico. All’interno, un piccolo museo con preziose sculture e pitture. Al piano superiore si trova un laboratorio per il restauro di opere pittoriche, esposte in due sale vicine.
Cattedrale
Dedicata a S. Sabino, di tipica architettura romanico-pugliese, è stata di recente restaurata dopo le manomissioni barocche del 1736. Di quell’epoca restano i portali. Sul fianco sinistro è appoggiato un edificio cilindrico, “la Trulla”, iniziato nei seicento sulle fondamenta del battistero distrutto nel 1156; il campanile è adorno di bifore e quadrifore. All’interno della chiesa, sull’altare maggiore, è posta l’icona della Madonna di Costantinopoli, portata in salvo da monaci orientali nel 730. Elementi originari si riscontrano nel pulpito della navata centrale, nel ciborio dell’altar maggiore e nella cattedra episcopale. Nell’archivio è custodito il famoso Exultet, un raro documento del’XI secolo: dalla prima parola della preghiera pasquale Exultet (“esulti”) nasce il nome delle pergamene dove era riporta la preghiera stessa, con una moltitudine di raffigurazioni miniate, realizzate alla rovescia rispetto al testo, ciò per consentire ai fedeli di vederle mentre il diacono leggeva.
Chiesa Russa
Sorge nel rione Carrissi, in corso Sicilia, ed è dedicata a S. Nicola. E’ un angolo di Russia voluto dallo zar Nicola II negli anni che precedettero la prima guerra mondiale. In quel tempo erano numerosi i pellegrini che venivano dalla Russia a pregare sulla tomba di S.Nicola e lo zar volle costruire per loro la grande casa del pellegrino con l’annessa chiesa dalle tipiche cupole moscovite.
Corso Cavour
E’ un po’ la via “orientale” di Bari con i suoi negozi abbondandemente riforniti, le bancarelle cariche di merci di ogni tipo sotto l’ombra discreta dei quercioli che ornano la lunga strada, le “tavole calde”, i bar “affollati”, dove si possono degustare il tipico caffè forte e i “panzerotti” (pasta fritta ripiena di mozzarella e pomodoro con un pizzico di pepe). Sul corso si affaccia il teatro Petruzzelli, ricco di ori e di stucchi, progettato da Angelo Messeni verso la fine dell’ottocento, con una capienza di 2700 posti.
Corso Vittorio Emanuele II
Chiamata un tempo “lo stradone”, è l’arteria aperta all’inizio dell’ottocento per congiungere la citta vecchia con la nuova. Vi si affacciano il Municipio, il palazzo della Prefettura (un ex convento trasformato da Giocchino Murat, spendendo l’ingente somma di 100.000 ducati, in Palazzo dell’Intendenza) e il teatro Piccinini, che fu inaugurato nel 1859.
Lungomare Nazario Sauro
Affacciato sul verde Adriatico, costeggia la Bari nuova, unendola ai numerosi nuclei marittimi fino della parte più meridionale. A metà strada si apre, come un’isola sporgente sul mare, la “rotonda”, uno spazio panoramico che toglie il lungomare all’intenso traffico cittadino, destinazione d’obbligo dei Baresi delle proprie passeggiate estive. La vista spazia da un lato sulla città vecchia, con le alte facciate delle sue chiese e gli svettanti campanili e, dall’altro, sui nuovi rappresentativi palazzi della città nuova. Fra questi, il bel palazzo della Provincia con una torre alta quasi 68 metri e il palazzo dell’Aviazione. Una volta, sul tratto di mare prospiciente quest’ultimo edificio, ammaravano veloci gli idrovolanti. Oggi rimangono solo alcune tracce della passarella gettata sull’acqua per consentire lo sbarco dei piloti.
Museo Archeologico
Ha sede nel palazzo dell’Ateneo, in piazza Umberto I. Fondato nel 1875, è il più ricco del genere in Puglia e raccoglie materiale archeologico fondamentale per la conoscenza delle civiltà àpula: ceramiche di ogni tipo, tra cui vasi policromi del III sec. a. C., lapidi, medaglieri, armi, gioielli, ornamenti, statuette e, molto interessante, l’armatura bronzea completa di un un guerriero àpulo.
Osterie della Città vecchia
In questi locali caratteristici, come per esempio “I due archi”, “Le travi”,”Osteria San Nicola”, “u sprufunne è possibile ancora gustare i piatti della semplice cucina dei marinai e dei contadini baresi. Su rozzi tavoli, senza tovaglia, il proprietario-cameriere stende un foglio d’immacolata carta bianca e serve “orecchiette”, pasta e fagioli, cicoria, pesce fritto e anche carne, ma di cavallo, il tutto innaffiato da vino in abbondanza.
Piazza Mercantile
Situata nella città vecchia, è un centro commerciale tuttora importante, dove convergono soprattutto gli Slavi per vendere le loro merci. Vi si affaccia il palazzo detto Sedile dei Nobili, costruito nel XVI sec. con torre dell’orologio e un bel loggiato. Nella piazza si innalza la famosa “colonna della Giustizia”: secondo la tradizione, in tempi lontani, tutti quelli che non pagavano i debiti venivano qui legati e frustrati.
Porto Vecchio
Fu, per secoli, la sede dei traffici e dei commerci baresi. Da qui partivano le imbaricazoni cariche di merci, dirette sorattutto in Oriente e verso i paesi dell’opposta sponda adriatica. L’importanza del piccolo porto declinò all’inizio degli anni 30, quando iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo “gran porto”. Ancora oggi, però, nella piccola sala – chiamata nderr’ a la lanze – che si apre sotto il molo S. Nicola, attraccano all’alba i pescherecci rimasti in mare tutta la notte: i pescatori, stese le reti ad asciugare, si trasformano in venditori e la cala diventa un animato mercatino, dove si trova pesce freschissimo.