Lisbona: idee, suggerimenti ed esperienze da non perdere


A poche settimane dalla partenza è il momento di iniziare a raccogliere un po’ si informazioni: dovendosi districare tra la Baixa, il Bairro Alto, il Chiado, il Belém, l’Alfama, il fado e i leggendari tram della capitale portoghese, è bene partire ben documentati.

Per quel che riguarda l’albergo, ho già provveduto prenotando l’Hotel Miraparque sfruttando un’ottima offerta di Hotels.com.

Proposte di itinerario e suggerimenti

Sistemato l’alloggio, mi sono buttato alla ricerca di qualche spunto per visitare la città; ecco le proposte più interessanti che ho trovato sul web e che potrebbero essere utili anche a voi in futuro.

Per prima cosa, visto che me ne avevo parlato via mail con l’autrice, mi sono andato a rileggere l’itinerario proposto da Francesca Turchi.
L’itinerario calza a pennello visto che divide la visita in tre giorni affrontando tutte le principali attrazioni della capitale lusitana; oltretutto l’articolo è stato scritto a quattro mani con una sua amica che ha vissuto a Lisbona, quindi ancora più interessanti.

Nella mia ricerca online ho trovato interessanti dei thread su On-the-road-again (un forum di viaggiatori indipendenti che come al solito si rivela una miniera di informazioni): il primo è un vero e proprio resoconto di viaggio mentre il secondo è caratterizzato da un po’ di informazioni pratiche e suggerimenti tratti dall’esperienza di un utente.

Qualcosa da leggere

Oltre a questi utili articoli, ho cercato in rete un libro che parlasse di Lisbona da leggere prima di partire.

Tra le tante proposte, quella che più mi ha colpito è “Lisbona. Quello che il turista deve vedere” dello scrittore portoghese Fernando Pessoa; il libro è stato scritto nel 1925 ed è una vera e propria guida della città. Dopo averlo letto sarà interessante osservare un secolo di cambiamenti nella città e, magari, scoprire qualcosa che è rimasto immutato.

Ovviamente, come guida, non mi limiterò al solo libro di Pessoa ma comprerò qualcosa di più aggiornato.

Su questo punto non ho ancora sciolto i miei dubbi, visto l’ampia offerta di guide: tra le papabili sicuramente la Lonely Planet e la Rough, ma alla fine deciderò solamente in libreria quando avrò tutte le opzioni tra le mani!

Luoghi da vedere

A proposito di guide, ho ritrovato un vecchia Guida del CTS che, per ogni città del mondo trattata, indica alcune esperienze o attrazioni da non perdere.

Questo è l’elenco per Lisbona:

  • Il Mosteiro dos Jerónimos a Belém, splendido esempio di architettura manuelina;
  • Una passeggiata nel rinnovato quartiere dell’Alfama, dominato dall’alto dal magnifico Castelo São Jorge con il suo belvedere;
  • Una corsa sul tram n.28 in partenza dalla Baixa verso est fino all’Alfama o verso ovest fino al Bairro Alto;
  • La vita notturna del Bairro Alto, famoso per i suoi bar, i ristoranti e il fado;
  • I ristoranti lungo il fiume e i locali di Alcantara e di Doca de Santo Amaro;
  • La visita ai meravigliosi tesori del Museu Calouste Gulbenkian, del Museu Nacional de Arte Antiga e del Museu Nacional do Azulejo;
  • Un giro nel Parque das Nações con l’Oceanario più grande d’Europa e altri divertimenti per grandi e piccoli.

Alla fine di questa mia prima ricerca ho avuto la conferma che Lisbona è una città particolare con un’atmosfera unica.

10 esperienze da non perdere

Nel frattempo sono riuscito ad andare e tornare dalla capitale portoghese, quindi posso darvi un po’ di  suggerimenti di mio pugno.

Per i miei giri mi sono basato molto sui suggerimenti citati sopra, però dopo la mia esperienza ho messo su un decalogo di luoghi, esperienze o semplici suggerimenti che sono imprescindibili per visitare la capitale lusitana.

Quindi, ecco la mia lista dei 10 luoghi da non perdere a Lisbona:

  • Come primo elemento della lista propongo un luogo che ogni guida vi suggerisce: il Mosteiro dos Jerónimos.
    Non posso non citarlo perché è di una bellezza disarmante, soprattutto il chiostro che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. Il biglietto è molto costoso (10 euro, compreso l’ingresso alla Torre di Belem), ma vale assolutamente la pena e non po’ essere saltato per nessun motivo.
  • Visto che siamo in zona, a poche centinaia di metri dal Mosteiro c’è la pasticceria Pastéis de Belém (aperta nel 1837) dove trovate gli originali “Pasteis de nata”, dolce tipico di Lisbona; a me sono piaciuti da morire, con un velo di cannella sopra.
    La fila alla pasticceria può essere molto lunga, ma cercate di resistere, ne vale la pena.
  • Oltre al Mosteiro dos Jerónimos, il posto che più mi è piaciuto di Lisbona è Igreja Do Carmo; un’antica chiesa parzialmente crollata a causa del terremoto del 1755 e mai messa a posto. Passeggiare nella sua navata (che oggi ospitano il museo di archeologia, ingresso 2 euro) ammirando i suoi archi rimasti senza tetto è un’esperienza unica; consigliato in particolare agli amanti della fotografia visti gli scorci che offre.
  • Altro classico di Lisbona è l’Eléctrico 28, uno dei vecchi tram che sferragliano per la città; attraversa l’Alfama, la Baixa, il Chiado…insomma, tutto il centro. Fa un percorso tortuoso e particolare, unico nel suo genere: una visita guidata della città.
  • A proposito di tram, vi consiglio caldamente l’abbonamento giornaliero dei mezzi (3,95 euro); vi permette di viaggiare su metro, bus e tram (compreso il 28) risparmiando e evitando dovervi preoccupare di fare il biglietto (pensate che, se non ho capito male, il biglietto per una corsa singola sul 28 costa ben 3 euro).
  • Sempre a proposito dell’Eléctrico 28, se lo prendete dalla Baixa verso l’Alfama vi porterà all’ingresso della Feira da Ladra: il mercato delle pulci di Lisbona (il martedì e il sabato mattina). L’ambiente è abbastanza caotico, ma potrete trovare alcune interessanti chicche. A me hanno colpito particolarmente alcuni azulejos antichi; ero tentato di comprarli ma ho preferito lasciar perdere perché avevano tutta l’aria di essere stati appena staccati da qualche casa e non volevo finanziare un commercio di questo tipo.
  • Tra i posti che mi avevate suggerito, ho cenato con piacere alla Casa do Alentejo; il ristorante forse è leggermente più costoso della media di Lisbona, ma il cibo è ottimo e l’architettura di questo centro culturale vale da sola il costo della cena.
  • Alla Casa do Alentejo ho mangiato un ottimo baccalà: è un altra esperienza che non potete mancare! Lo preparano praticamente in tutti i ristoranti e ci sono ben 365 modi per cucinarlo (uno al giorno): almeno in un modo dovete assaggiarlo
  • Se il baccalà è il piatto tipico, la ginjinha è la bevanda nazionale . Tra i locali dove assaggiarla vi consiglio “A Ginjinha”, in Largo de São Domingos a due passi da Rossio: c’è un bel movimento di gente, a tutte le ore.
  • Il decimo e ultimo suggerimento è quello di non farvi mancare un caffè: Lisbona è l’unica città europea in cui ho bevuto un espresso buono come quello italiano. Oltretutto ci sono molti bar degni di nota, come ad esempio il Café a Brasileira al Bairro Alto.

Forse mi sono dimenticato qualcosa, ma su questi 10 punti metto la mano sul fuoco.

A questo punto la palla passa a voi. Avete qualche suggerimento da darmi? Siete stati a Lisbona di recente e volete dispensarmi qualche consiglio? Oppure avete anche voi in programma un viaggio nella capitale portoghese a breve? Lo spazio per i commenti è fatto apposta per questo!

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