Escursione enogastronomica in Penisola Sorrentina


Avventurarsi in quella che un tempo veniva chiamata Campania Felix significa esplorare un territorio dall’incredibile eterogeneità, che ha da offrire sorprese per qualsiasi “tipologia” di turismo.
Siete alla ricerca di storia, arte, bellezze architettoniche? Oppure volete solo immergervi in territori incontaminati, godendovi la bellezza di una natura selvaggia? O magari siete dei turisti più tradizionali, votati alla classica giornata di mare ma solo se le acque sono davvero cristalline e le spiagge incantevoli: bene, la Campania può offrire una risposta a ciascuno di questi desideri!

Considerata l’estensione del suo territorio, vogliamo però focalizzare la nostra attenzione su una zona ben specifica, che in un’estensione di soli 200 km quadrati circa riesce ad essere un compendio di tutte le caratteristiche a cui abbiamo accennato nel nostro incipit.
Si tratta della Penisola Sorrentina, vero spartiacque – e non solo in senso letterale! – tra i Golfi di Napoli e Salerno, circondato da acque invidiate in tutto il mondo, punteggiato di tracce storiche delle dominazioni a cui è stata soggetta nel corso dei secoli fin dall’epoca Romana, ed in grado di lasciare senza fiato con le sue vedute ed i suoi paesaggi.

A tutto ciò questo lembo di terra, la cui vocazione fortemente agricola non si è negli anni affievolita, è in grado di proporre un ulteriore motivo di interesse ai più “ghiottoni” tra i turisti, quelli che di volta in volta progettano escursioni enogastronomiche alla scoperta di sapori e tradizioni locali.
Proprio nella Penisola Sorrentina, per via di condizioni climatiche estremamente favorevoli, ha da tempo attecchito una cultura enologica di tutto rispetto: l’esiguità di un territorio anche molto frastagliato, e reso impervio dalla catena dei Monti Lattari, non permette certo coltivazioni intensive, ma i due versanti sono terreno fertilissimo per il proliferare di uve molto pregiate ed apprezzatissime in tutta Italia!

Per rendersene conto è sufficiente una sosta in un ristorante a Sorrento, oppure un soggiorno in un agriturismo vicino Sorrento: insieme al menu si riceverà una carta dei vini che sottolinea le virtù del vitigno DOC Penisola Sorrentina, e che elenca le 3 sottozone in cui esso si suddivide, vale a dire Lettere, Gragnano, Sorrento: ciascuna con proprietà particolarissime, derivanti dalla varietà dei suoli, il che dona ai suoi vini una vivacità di sapore realmente speciale.
Se poi la carta dei vini è anche “allargata” alle zone limitrofe, non potrà che includere anche il vitigno DOC Castel San Lorenzo, originario del Cilento, ma anche il DOC Costa d’Amalfi, che con sapienti dosaggi e lo sfruttamento delle lingue di terra strappate alla montagna sa entusiasmare anche i palati più esigenti con le sue sottozone fruttate e fragranti.

La vera carta vincente di questi vini è stata proprio la tutela della sorta di “isolamento” cui lo sfruttamento e la maggiore promozione delle zone rivierasche a fini turistici li ha relegati; nel tempo hanno saputo comunque costruirsi un ruolo di assoluto rilievo proprio grazie all’identità salvaguardata, e si sono accompagnati anche ad un florilegio di altri prodotti della terra e della pastorizia che presi nel loro complesso hanno reso tutta la Penisola Sorrentina meta privilegiata di un turismo della buona tavola.

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