Le 10 cose da fare a Glasgow


Bisogna dirlo con onestà: forse Glasgow non possiede quella bellezza oggettiva e quell’impatto visivo che sono proprie della sua grande concorrente, Edimburgo, ad appena una quarantine di miglia di distanza, ma non le è affatto inferiore.

Da persona che lì ha passato quatto anni della sua vita, ho pensato sin da subito che Galsgow si differenziasse da Edimburgo, perché questa città fascinosa ma fittizia, come una sorta di set cinematografico, mentre la prima fascinosa e viva, contraddittoria e reale. Un luogo dove la bellezza e l’emozione non ti è “spiattellata” in fiaccia con arroganza o immediatamente, ma, come in molte storie d’amore, deve essere scoperta.

 

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Glasgow è una città da scoprire. Sulle guide si troveranno molte informazioni sulla Glasgow turistica, ma ci sono anche quei luoghi un pò fuori mano che rappresentano i tesori e l’anima di un posto.

Ho cercato di metterne insieme dieci, non in ordine di importanza, si badi bene. Lo ammetto, alcuni di questi sono più turistici di altri, ma per ognuno di loro vale la pena.

Iniziamo:

1. La Cattedrale e la necropolis di Glasgow

Dedicata a San Mungo, apostolo del Regno di Strathclyde e patrono della città, la Glasgow Cathedral è imponente con il suo colore scuro, il suo interno superbo esempio di architettura gotica e la cripta dove si trova la tomba del santo. Sicurmente la più famosa delle quattro cattedrali glaswegiane, ora protestante, ma in passato anche luogo di pellegrinaggio per la Chiesa Cattolica in alternative a Roma. Alle spalle la necropolis monumentale, su una piccolo collina. Sembra strano dirlo, ma un luogo magnifico dove passeggiare e dove fare fotografie.

 

2. La Burrell Collection

Si trova nel Pollock Park, distante dal centro, ma sia il parco che il museo meritano una visita. Si deve a Sir William Burrell, che nel 1944 fece donò dei suoi averi alla città, il fatto che Glasgow abbia una delle collezioni d’arte più interessanti del mondo. Per essere semplicistici, tutto è bello nella Burrell Collection: l’edificio, la mostra permanente e le esposizioni temporane. Tutto è di alto livello. Lo stesso Burrell, prima di morire, diede disposizioni ferree sulla disposizione della sua collezione. Un museo nato, quindi, per essere eccezionale, con material che va dall’antichità sino alla pittura moderna.

 

3. Glasgow Panopticon

Ci troviamo in uno dei cuori pulsanti di Glasgow, su Argyle Street, a pochi passi dalla Merchat City e nei pressi di Trongate. Pieno centro. Se siete fortunate, potrete buttare uno sguardo al famoso Glasgow Panopticon, ovvero il Britannia Music Hall, il più antico music hall ancora esistente. Un luogo stralunato, dove, se la programmazione vuole, poiché non ben definite, avrete la possibilità di assistere a qualcosa di unico e bizzarro. Vale la pena visitarne anche solo la struttura. Costruito nel 1857 da T. Gildard e H.M. McFarlane, tra i suoi spettacoli di varietà e freak show, il Panopticon ha ospitato anche grandissimi nomi: nel 1906 Stan Laurel iniziò la carrier proprio qui. E non è certo poco.

 

4. La libreria Voltaire & Rousseau

Cambiamo zona e dal centro ci spostiamo verso il West End, quartiere “buono” della città. V’è sempre stata una competizione tra West End e Centro, ma, a dire la verità, meritano entrambe le zone. Andando nel West End fermatavi a Otago Lane, dove potrete trovare la libreria Voltaire & Rousseau. Un luogo minuscolo, ma allo stesso tempo un luogo sconfinato. Libri di seconda, terza e quarta mano sono ovunque. Il libraio, unico, ne è sommerso ed è il cliente che deve darsi da fare, impiegando ore, anche un giorno intero, nello spostare con le proprie mani pile di libri, alla ricerca di tesori nascosti. Un luogo che dà assuefazione. Un’emozione unica. E se avte tempo, sempre su Otago Lane a pochi metri di distanza, fermatevi nella Otago Thea Room, con qualità di thé da davvero ogni angolo del globo.

 

5. A Play, a Pie and a Pint all’Òran Mor

Su Byers Road, West End, verrete attratti sicuramente da una magnifica chiesa, a pochi metri dai Giardini Botanici. Una chiesa che non sembra essere davvero una chiesa. Si tratta dell’Òran Mor, ex-chiesa, per l’appunto, riconvertita in ristorante, pub, teatro e discoteca. Nei piani inferiori, che fungono anche da discoteca, si vive ogni giorno, all’ora di pranzo, l’emozione di “A Play, a Pie and a Pint”. Con 8 sterline si va e si ha una pausa pranzo speciale: una “meat pie”, una pinta di birra e si assiste ad un atto unico teatrale. Il teatro, finalmente, portato a pranzo! Ma non teatro-cabaret  o one-man show. Si tratta di opera anche impregnate, interpretae e dirette da artisti di grandissima professionalità. Attenzione: bisogna prenotare. E ricordate che da lì in due minuti si arriva nella magica Ashton Lane, un vicolo raccolto pieno di vita, ristoranti e bar. Un luogo a parte.

 

6. Il lunedì sera al Nice ‘N’ Sleazy

Su Sauchiehall Street, una delle principali vie per la vita notturna, si trova il Nice ‘N’ Sleazy. Un locale a due piani che al primo sguardo potrebbe non dire nulla. Andate il lunedì sera e scendete al piano inferior per assistere a qualcosa di eccezionale, qualcosa che cattura l’animo e, se si rimane a Glasgow per un po’, ti fa diventare loro cliente abituale. Ad inizio settimana, infatti, il piano inferior diviene un’ambiete affollato e raccolto, con il basso palcoscenico su cui ognuno del pubblico, tempo permettendo, può esibirsi con una canzone, ma anche una poesia o altro. Alcuni spettatori si dimostrano davvero bravi, altri un pò meno. Ma ciò non è importante. Tutti apprezzano e tutti sono coinvolti.

 

7. Glasgow, città di Mackintosh

Charles Rennie Mackintosh è l’orgoglio della città. La presenza del grande architetto modernista si sente ovunque in città, non solo visitando le sue opera più note come la Glasgow School of Art, una delle più famose accademie al mondo, o la Mackintosh House. Ogni scritta, ogni logo, ogni insegna (beh, quasi ogni), si rifa allo stile di Mackintosh. Notare queste cose e scoprirle risulta una caccia al tesoro davvero divertente.

 

8. L’University of Glasgow e il Kelvingrove Park

L’University of Glagow è inconfondibile. Si erge imponente sul Kelvingrove Park, con la sua magnifica torre, e visitarla è come essere in un mondo fiabesco. Girare poi per il parco e fermarsi in quell caos artistico che è il Kelvingrove Museum risulta davvero piacevole.

 

9. Barras Market

Siamo nell’East End. Zona povera. Poco raccomandabile la sera. Ma il sabato o la domenica mattina bisogna farci un giro per scoprire il Barras Market. Un mercato sia all’aperto che sotto capannoni in cui si possono trovare davvero cose strane. Certo, per chi è abituato a Camden Town a Londra o ai grandi mercati italiani, potrebbe sembrare superfluo andarci, ma non credo di aver visto altri mercati dove si vendono, a pochi passi l’uno dall’altro, cibo, vestiti da sposa, kilt, divani e lapidi!

 

10. La Merchant City

Uno dei cuori della città, con teatri e ristoranti. A pochi passi dallo shopping sfrenato di Argyle, Buchanan e Sauchiehall Street. Un luogo rilassante dove andare dopo le sei. Dove c’è sempre vita. E, se siete a Glasgow di venerdì e potete prenotare, andate allo Sloane, storico locale a 3-4 piani su Argyle Street, per potervi scatenare nel Ceilidh, la danza tipica scozzese. Troverete forse qualche turista, ma molti molti locali che vi guideranno e vi faranno davvero sudare tanto.

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